Il Museo del Sogno è un progetto onirico che si propone di ospitare, produrre e rendere fruibile alla cittadinanza il lavoro di artisti che indagano il tema del sogno notturno. Il Museo del Sogno è immateriale e itinerante e quale mezzo migliore se no una cargo bike?
Le sue prime tappe saranno nel quartiere Aurora, a Torino. Gli abitanti del quartiere non sono solo visitatori, ma autori e spettatori, con l’obiettivo di creare istallazioni e momenti di relazione e di scambio all’interno della comunità.
Nel quartiere, il Museo del Sogno si avvalerà della consulenza progettuale e organizzativa di Rosy Togaci Gaudiano.
Sabato 9 ottobre, in Corso Vercelli 2, dalle 19 fino a notte fonda, Daniele Catalli proporrà Dream Circus Project.
Dream Circus Project è un progetto di arte relazionale itinerante che mira a indagare l’immaginario visivo dei sogni, creando dialogo, incontro e contatto tra i suoi visitatori.
Dream Circus si pone l’obiettivo di tradurre il mondo onirico in un segno grafico, per farne un circo itinerante di sogni basato sull’incontro e sullo scambio, di città in città e agendo come vero e proprio dispositivo di relazione.
Dream Circus si presenta come un’installazione composta di decine di piccoli disegni su carta. Il pubblico è invitato a raccontare per iscritto un sogno o un incubo che li ha colpiti particolarmente. Per ogni sogno raccolto, Daniele Catalli realizza uno o più disegni.
In cambio del proprio sogno le persone ricevono il disegno generato dal sogno di un’altra persona, scelto tra quelli disponibili in esposizione, con l’unico criterio di seguire l’istinto e la suggestione nella scelta dell’immagine.
Man mano che i sogni vengono scelti, l’installazione cambia, lasciando il posto a nuove immagini.
Il progetto del Museo del Sogno è ideato da Daniele Catalli, con la consulenza progettuale di Rosy Togaci Gaudiano, organizzato e promosso da Alice Drago e Epica Film.
Il Museo del Sogno fa parte di Grandangolo, un progetto nato dal desiderio di un quartiere Aurora partecipato, inclusivo e sicuro, anche di notte.
Grandangolo si sviluppa attraverso azioni concrete e momenti di incontro per gli abitanti del quartiere. L’obiettivo è dare “profondità” ad alcuni spazi pubblici, alcuni “esterni”, altri “interni”. I primi, spazi aperti, di passaggio, marciapiedi ed “angoli” degli incroci stradali tra Corso Giulio Cesare e Vercelli con Corso Emilia e Lungo Dora Napoli, verranno riqualificati attraverso interventi di urbanistica tattica con la partecipazione dei cittadini.
Il progetto Grandangolo è realizzato nell’ambito di ToNite, cofinanziato dal Fondo Europeodi Sviluppo Regionale del programma UIA – Urban Innovative Actions.
Per informazioni: https://www.facebook.com/groups/grandangolo.torino