William Semple ne brevettò la prima ricetta il 28 dicembre 1869, che non era di certo dolce e apprezzabile: tra gli ingredienti c’era anche il gesso e tra quelli possibili da addizionare il carbone. Doveva servire per rinvigorire i denti e le mascelle. In Italia arrivò solo con gli americani, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. I soldati lo introdussero con lo scopo di aiutare la popolazione ad alleviare la fame, in un periodo di grave carestia.
Il nome di questo nuovo prodotto venne tramandato principalmente per via orale
La gente iniziò a parlare di questo nuovo confettino colorato contribuendo alla sua diffusione. In questo modo però, la omogeneizzazione del nome a livello nazionale fu molto difficile: il nuovo prodotto assunse tantissimi nomi regionali venendo tramandato da padre in figlio.
La parola gomma da masticare sembra essere la variante più diffusa da Nord a Sud, mentre la versione più singolare forse è quella piemontese: chiclets.
Da dove viene la parola chiclets?
Una parola tanto cara ai piemontesi e sconosciuta alla stragrande maggioranzadegli italiani. Basta uscire dalla regione per sentirsi dire “Cosa?” alla richiesta di “un chiclets o cicles“.
Per capire da dove si sia originato questo termine, bisogna tornare indietro di oltre un secolo (1871).
In Piemonte ed Emilia Romagna, con la variante cicl con caduta della –es finale, si spiega considerando che in quelle regioni è avvenuta la prima massiccia diffusione delle Chiclets di Adams appena finita la seconda guerra mondiale e che ha portato al radicamento del marchionimo come nome stesso del prodotto.
Sulla base della parola chewing gum, ecco tutti calchi con adattamento fonetico all’italiano
- Ciuìngam presente in tutta la Toscana e registrato anche a Catania;
- Ciunga in Sicilia e Trentino Alto-Adige;
- Ciunghe a Verona;
- Ciùingam tra Liguria Emilia Romagna e Toscana nord orientale con presenze anche a Sassari;
- Cingomma (a volte abbreviato in “ciga”) diffuso in gran parte dell’Italia centrale, meridionale e in Sardegna con le sue varianti locali ciringumma, cilingumme, scingomma (diffuse soprattutto in Toscana e a Sassari) e nella variante gingomma in Calabria;
- Cicca usato in Lombardia, in Emilia Romagna e in alcune zone del Piemonte;
- Ciungai a Genova;
- Masticone termine in uso ad Arezzo;
- Masticante nella città di Messina;
- Cicingomma e cincingomma forme ricorrenti al nord;
- Gigomma o caramella a molla in Campania e Basilicata;
- Ciuca nel Cilento;
- Cicles concentrato in Piemonte ed Emilia Romagna.
Fonte: Accademia della crusca